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LA VITA DI DON ORIONE (IT)
DATI CRONOLOGICI ESSENZIALI (IT)
THE LIFE OF DON ORIONE (EN)
VIDA DE DIN ORIONE (ES)
VIDA DE DOM ORIONE (PT)
ŻYCIE KS. ORIONE (PL)
LUIGI ORIONE, Priester, Ordensgründer, Seliger (DT)
LUIGI ORIONE, O SUTĂ DE ANI ALĂTURI DE CEI MAI SĂRACI (RO)" /> Messaggi Don Orione
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LA VITA DI DON ORIONE (IT)
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THE LIFE OF DON ORIONE (EN)
VIDA DE DIN ORIONE (ES)
VIDA DE DOM ORIONE (PT)
ŻYCIE KS. ORIONE (PL)
LUIGI ORIONE, Priester, Ordensgründer, Seliger (DT)
LUIGI ORIONE, O SUTĂ DE ANI ALĂTURI DE CEI MAI SĂRACI (RO)

LA VITA DI DON ORIONE


Don Luigi Orione nacque a Pontecurone (Alessandria), il 23 giugno 1872. E' conosciuto nel mondo come un "beato", come un campione della santità cristiana, come il fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza.

Affrontò problemi sociali ed ecclesiali di ogni genere, avvicinò alte personalità della politica, della cultura e della Chiesa, tutti illuminando con il suo sguardo sapiente e la sua azione generosa. Gli scritti di Don Orione hanno raggiunto una infinità di destinatari, a tutti portando conforto, intelligenza di fede, ricchezza di contenuti.

"Il folle di Dio", l'ha definito il biografo Pronzato, mentre Papa Luciani ha riconosciuto in lui "lo stratega della carità". Lui si è definito "il facchino della Divina Provvidenza" e con altri simili epiteti che confessano la sua sconfinata fiducia Dio e la volontà di essergli umile servitore.
Ignazio Silone l'ha paragonato a Trockij, perché "Trockij non fu il socialista del sabato sera e Don Orione non fu il prete della domenica mattina". Douglas Hyde gli ha dedicato una biografia dal titolo "Il bandito di Dio".
Di Don Orione, il letterato Don Giuseppe De Luca ha detto che "era un uomo in stato permanente di ebbrezza spirituale". Pio XII alla sua morte, avvenuta il 12 marzo 1940, l'ha definito "padre dei poveri e insigne benefattore dell'umanità dolorante e abbandonata".

Il Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 26 ottobre 1980, presentandolo alla Chiesa come "una meravigliosa e geniale espressione della carità cristiana", "fu certamente una delle personalità più eminenti di questo secolo per la sua fede cristiana apertamente vissuta", "ebbe la tempra e il cuore dell'Apostolo Paolo, tenero e sensibile fino alle lacrime, infaticabile e coraggioso fino all'ardimento, tenace e dinamico fino all'eroismo".
La sua santità ha suscitato e continua a generare fama e devozione nei fedeli, imitazione e sequela nei discepoli. Resta vivo il suo carisma, un dono perenne e universale fatto alla Chiesa, "trasmesso ai discepoli per essere da questi vissuto, custodito, approfondito e costantemente svilupato in sintonia con la Chiesa" (MR 11).

Della luce di questo carisma si sono illuminati molti eminenti seguaci di Don Orione, alcuni dei quali stanno per essere proposti agli onori degli altari, altri hanno lasciato profonde tracce nella vita della Chiesa e della società, altri - i più - pur meno noti, hanno "dato la vita in gioioso olocausto di carità per la Chiesa e per le Anime" (Don Orione). Sono i “Santi di Famiglia”.

La sua fondazione, diffusa oggi in una trentina di nazioni del mondo, comprende le Congregazioni religiose dei Figli della Divina Providenza, delle Piccole Suore Missionarie della Carità, l'Istituto Secolare e un vasto Movimento Laicale che irradia nel mondo, soprattutto tra i più poveri, lo spirito e i progetti di bene del Fondatore.

 

 

DATI CRONOLOGICI ESSENZIALI


Tratto da: F. Peloso, Don Orione e Padre Pio da Pietrelcina (Jaca Book, 1999) p.179-181 1872, 23 giugno Giovanni Luigi Orione nasce a Pontecurone (Alessandria) ed il giorno seguente viene battezzato.

1885, 14 settembre è accolto tra i Francescani di Voghera; viene dimesso nel giugno del 1886 a causa di una malattia che l’aveva ridotto in fin di vita.

1886, 4 ottobre entra all'Oratorio di Valdocco (Torino) vivente Don Bosco; vi rimane tre anni.

1889, 16 ottobre entra nel seminario della sua diocesi, Tortona (AL). Frequenta con profitto gli studi e lavora come custode in Duomo.

1892, 2 marzo inizia l'apostolato in favore della gioventù, radunando ragazzi per il gioco e il catechismo. Il 3 luglio successivo, inaugurazione dell'Oratorio San Luigi.

1893, 15 ottobre il chierico Orione, 21 anni, apre il primo Collegio nel rione San Bernardino di Tortona.

1894, 15 ottobre il Collegio viene trasferito nel più spazioso “ Santa Chiara”; apertura di Case per studenti a Genova e a Torino. 1895, 13 aprile Don Luigi Orione è ordinato Sacerdote.

1896, ottobre apre una Casa a Mornico Losana.

1898, 5 agosto inizia la pubblicazione de “L'Opera della Divina Provvidenza”. Nel settembre è chiamato a Noto (Siracusa) da Mons. Bandini; qui accetta il Collegio vescovile San Luigi e successivamente la Colonia Agricola.

1899, 30 luglio avviene la vestizione dei primi Eremiti della Divina Provvidenza. Nell’ottobre, apre a Sanremo il Collegio San Romolo.

1901-1902 Da inizio alle Colonie agricole di Bagnorea, Cegni di Varzi e, in Roma, della Nunziatella, di S. Giuseppe alla Balduina, di Santa Maria a Monte Mario.

1903, 21 marzo: approvazione diocesana della Piccola Opera da parte di Mons. Igino Bandi, vescovo di Tortona.

1904, maggio: avviene il trasferimento definitivo della Casa Madre in Via Emilia 63, a Tortona, chiamata “ Convitto Paterno ”. Viene affidata la cura della Chiesa di Sant'Anna dei Palafrenieri, in Vaticano.

1905, Don Orione apre in Tortona la sua prima tipografia.

1908, 25 marzo: su richiesta di Pio X, Don Orione inizia il ministero al quartiere Appio in Roma, “la Patagonia romana”.

1909, il 4 gennaio parte per la Sicilia per portare i primi e urgenti soccorsi dopo il terremoto disastroso di Reggio e Messina; apre un Orfanotrofio in Cassano Ionio.

1909, il 15 giugno, Pio X lo nomina Vicario Generale della Diocesi di Messina.

1911, l’8 dicembre, acquista Villa Moffa, a Bra (CN): sarà il Noviziato e casa di studi della Piccola Opera.

1912, nell’aprile, Don Orione può ritornare a Tortona, dopo i tre anni trascorsi in Sicilia. Il 19 aprile, durante una udienza emette i Voti perpetui nelle mani del Papa, San Pio X.

1913, nel dicembre partono i primi Missionari per il Brasile.

1915, 13 gennaio: altro terribile terremoto ad Avezzano; Don Orione soccorre con prontezza ed eroica generosità.
29 giugno: Don Orione inizia la Congregazione delle Piccole Suore Missionarie della Carità. Avviene l’apertura del primo Piccolo Cottolengo in Ameno (Novara).

1918, 29 agosto: a Tortona, implorando la fine della grande guerra mondiale, fa voto, col popolo, di edificare un Santuario alla Madonna della Guardia.

1921, il 4 agosto, Don Orione parte per il Sud America, Brasile, Argentina, Uruguay. Nuove opere a Rafat (Palestina) Colonia Agricola; a Rio de Janeiro, Casa di Preservazione; a Puerto Mar del Plata, Parrocchia e Collegio San Francesco; a Buenos Aires, Riformatorio Marcos Paz. Ritorna in Italia il 4 luglio 1922.

1923, prima Casa in Polonia, a Zdunska Wola; riapertura dell’Eremo di Sant'Alberto di Butrio ove giunge Frate Ave Maria.

1924, 19 marzo: fondazione del Piccolo Cottolengo genovese.

1925, 30 giugno: assume un Orfanotrofio in Acandia (Isola di Rodi).

1927, 15 agosto: fondazione del ramo delle Suore Sacramentine non vedenti, in Tortona.

1929, Comincia la pubblicazione del periodico mariano “ Mater Dei”.

1931, 29 agosto: inaugurazione del Santuario Madonna della Guardia in Tortona.

1933, nel novembre, da avvio al Piccolo Cottolengo di Milano.

1934, prima Casa negli Stati Uniti, a Jasper, Indiana.
il 24 settembre, parte per il secondo viaggio in America Latina.

1935, 18 aprile: inizia il Piccolo Cottolengo Argentino, a Claypole (Buenos Aires).

1936, Inizia la presenza della Piccola Opera in Inghilterra, a Cardiff, e nel Sud Galles per assistenza agli emigrati italiani. Si apre anche in Albania a Shijak per l'assistenza ai lavoratori italiani.

1937, il 24 agosto rientra in Italia dal Sud America.

1938, inaugurazione dei nuovi Istituti “San Filippo Neri” a Roma e “Artigianelli” ad Alessandria. Avvio del Piccolo Cottolengo milanese.

1939, il 1 aprile, Don Orione ha un grave attacco di angina pectoris in Alessandria. Si riprende. Nel maggio, avvio di Villa Santa Caterina in Genova-Molassana, per Signore nobili decadute;, inaugurazione del Santuario della Madonna di Caravaggio, in Fumo (Pavia).

1940, il 9 febbraio, un nuovo attacco di angina pectoris minaccia la vita di Don Orione; riceve gli ultimi sacramenti; si riprende un poco. Trascorre i suoi ultimi giorni a Tortona.
6 marzo fa ultima visita al Santuario della Guardia e alle comunità;
l’8 marzo con l’ultima “ Buona notte ” in Casa Madre saluta i Confratelli;
il 9 marzo parte per Sanremo.
12 marzo: ultima Santa Messa e ultimo telegramma al Papa; alle ore 22,45, con le parole “Gesù, Gesù, Gesù... vado!”, torna al Signore.

1980, 26 ottobre: Don Orione è proclamato “ beato ” a Roma da Papa Giovanni Paolo II.

 

THE LIFE OF DON ORIONE

Don Luigi Orione was born in Pontecurone (Alessandria - Italy) on 23rd June 1872. The world knows him as “blessed”, as a champion of Christian holiness, as the founder of the Little Work of Divine Providence.

He faced social and church problems head on. He personally met important people from the worlds of politics, culture and the Church, and enlightened them with his wisdom and generous actions. The writings of Don Orione have been read widely by many people, bringing comfort, faith and a wealth of knowledge.

His biographer Pronzato defined him “God’s fool”, while Pope John Paul I referred to him as the “strategist of charity”. He called himself the “porter of God” as well as other similar phrases which showed his complete faith in God and his desire to serve him alone.
Ignazio Silone compared him to Trockij, because “Trockij was not a socialist only on Saturday evenings and Don Orione was not a priest only on Sunday mornings”. Douglas Hyde entitled his biography on Don Orione “God’s Bandit”.
Don Giuseppe De Luca, referring to Don Orione, said he “was a man in a continual state of spiritual exhilaration”. Pope Pius XII, on hearing of Don Orione’s death (12th March 1940), called him “the father of the poor and eminent benefactor of suffering and abandoned humanity”.

Pope John Paul II declared him blessed on 26th October 1980, presenting him to the Church as a “marvellous and genial expression of Christian charity”, “certainly one of the most eminent personalities of this century because of his Christian faith lived openly”, “having the character and heart of the Apostle Paul, tender and sensitive, indefatigable and courageous, tenacious and dynamic”.

His sanctity promotes and continues to generate fame and devotion among the faithful, and followers among his disciples. His charism remains alive, a perennial and universal gift to the Church, “transmitted to the disciples so that they can live it, keep it, deepen it, and constantly develop it in harmony with the Church “ (MR 11). Enlightened by this charism, there are many eminent followers of Don Orione, some of whom have been proposed for beatification, some of whom have left their mark in the Church and in society, others - the majority - even though less well known, have “given their lives in a holocaust of charity for the Church and for souls” (Don Orione). Together they make up the Orione Constellation.

His foundation, today spread out over 30 countries, is made up of The Sons of Divine Providence, The Little Missionary Sisters of Charity, The Secular Institute, and a vast Lay Movement, all of which continue to promote, especially among the poor, the spirit and good works of the Founder.

 

VIDA DE DOM ORIONE


Dom Luís Orione, o fundador da Pequena Obra da Divina Providência, nasceu em Pontecurone (Itália), em 23 de junho de 1872, de uma família humilde. Clérigo, com pouco mais de vinte anos, começou a interessar-se pelos jovens pobres, acolhendo-os em uma casinha no bairro de São Bernardino - Tortona, em 1893.

Aquele foi o início de um longo caminho que levou Don Orione a difundir pelas estradas do mundo as riquezas espirituais e materiais provenientes da Divina Providência e do seu coração sem fronteiras.
Para realizar tudo aquilo que o seu amor por Cristo e pelos pobres andava projetando, começou a receber colaboradores que deram origem à primeira família religiosa, os Filhos da Divina Providência.
Bem cedo, surgiu ao lado dos sacerdotes, os Eremitas da Divina Providência, cegos e videntes (1899), e os Irmãos coadjutores.
Sucessivamente fundou as Pequenas Irmãs Missionárias da Caridade (1915), em 1927 fundou as Sacramentinas não videntes e, recentemente, foi iniciada a Comunidade das Irmãs Contemplativas de Jesus Crucificado (1990).
O Instituto Secular Orionino (1959) vê na sua fileira pessoas leigas, consagradas com votos, mas que vivem em ambientes comuns, "no mundo e com os meios do mundo".
Dom Orione envolveu e formou no mesmo espírito e apostolado, numerosos leigos que se empenhavam, "dentro e fora de instituições caritativas, e ultimamente, surgiram várias associações, cujos membros formam o Movimento Laical Orionino.
Este é o quadro daquela "planta com tantos ramos" que, desde o início, Don Orione chamou Pequena Obra da Divina Providência.

Dom Orione, que nasceu e viveu na pobreza, em contacto com tantas injustiças sociais em um mundo que se estava descristianizando, levantou a bandeira da caridade de Cristo: "a caridade salvará o mundo".
Sempre pronto à chamada do Senhor, lançou- se com entusiasmo e coragem, pondo toda a sua confiança na Divina Providência. Dedicou-se com todas as suas forças nos terremotos de Régio e Messina (1908) e da Mársica (1915).

Levou a sua obra caritativa e o seu zelo pela Igreja, de uma ponta à outra da Itália, erguendo em toda parte escolas, igrejas e sobretudo casas para pobres e necessitados; a todos anunciando o Evangelho de Cristo.
A sua "Pequena Obra da Divina Providência" propagou- se na Europa, nas Américas - onde ele fez duas viagens missionárias - e mais tarde na África, e, recentemente, nos países do Leste europeu, nas Filipinas, na Jordânia, e em outras partes.

Animado pelos seus quatro amores: "Jesus, Maria, Papa, Almas", fez da sua vida um holocausto, um martírio, um cântico, fiel até o dia de sua morte, 12 de março de 1940.

A vida de Dom Orione, foi bem divulgada através de testemunhos e biografias. Os escritos de Dom Orione formam um epistolário impressionante de edito inédito, que constituem um patrimônio precioso seja para a formação dos seus discípulos e devotos, como para o estudo nos vários campos da história, da pedagogia, da vida eclesial, da espiritualidade e da hagiografia.

No dia 26 de outubro de 1980, João Paulo II o proclamou "Beato". "Apóstolo da caridade", "pai dos pobres e benfeitor da humanidade sofrida e abandonada" (Pio XII); "uma das personalidades mais eminentes deste século pela sua fé cristã, abertamente professada, e pela sua caridade vivida heroicamente" (João Paulo II); são títulos atribuidos a Dom Orione por dois importantes Papas da Igreja.

Na escola de Don Orione, cresceu uma vasta e empreendedora fileira de santos sacerdotes, irmãos, irmãs e leigos que, com a sua santidade, suas atividades benéficas e seus dons, iluminaram o caminho da Igreja e personagens da sociedade. Trata-se dos numerosos "Servos de Deus" e peresonagens eminentes que formam, com o Pai fundador, os “Santos da Familia”.

Os seus inumeráveis filhos espirituais vivem o seu carisma e o seu programa, prolongando-o, "para semear Cristo em qualquer lugar do mundo": confiados na Divina Providência, colaboram para levar os pequenos, os pobres, o povo à Igreja e ao Papa, a fim de "instaurare omnia in Cristo" por meio das obras de caridade.

 

ŻYCIE KS. ORIONE

Ks. Alojzy Orione urodził się w Pontecurone w Italii, 23 czerwca 1982 r. Jest znany w świecie jako „błogosławiony”, jako wzór świętości chrześcijańskiej, jako założyciel Małego Dzieła Boskiej Opatrzności.

Stawiał czoło różnego rodzaju problemom społecznym i kościelnym, bliski wysokim osobistościom świata polityki, kultury i Kościoła, rzucając na nie światło swego mądrego spojrzenia i wspaniałomyślnego działania. Pisma Ks. Orione , docierając do nieprzeliczonej liczby odbiorców, zawsze im niosą - poprzez bogactwo swej treści - umocnienie w wierze.

„Szaleńcem Bożym” określił go Pronzato, jego biograf, a Papież Jan Paweł I uznał w nim „stratega miłosierdzia”. Natomiast sam Ks. Orione określał się, jako „tragarz Boskiej Opatrzności”, używając także innych określeń o sobie, aby wyznać swoją nieskończoną ufność Bogu i być pokornym sługą Jego świętej woli. Ignacy Silone porównał go z Trockijem, ponieważ „Trockij nie był socjalistą sobotniego wieczora, a Ks. Orione nie był kapłanem niedzielnego poranka”. Douglas Hyde poświęcił mu biografię, którą zatytułował: „God’s Bandit” („Rozbójnik Boży”). Literat Ks. Józef De Luca powiedział o Ks. Orione: „był to człowiek w stanie ciągłego upojenia duchowego”. Papież Pius XII zaś, na wieść o jego śmierci, która nastąpiła 12 marca 1940 r., nazwał Ks. Orione „ojcem ubogich i dobroczyńcą cierpiących i opuszczonych”.

Papież Jan Paweł II beatyfikował Ks. Orione 26 października 1980 r., przedstawiając go Kościołowi, jako „cudowny i genialny wyraz miłosierdzia chrześcijańskiego”, dodając: „z pewnością był on jedną z świetlanych postaci tego wieku, poprzez swoją otwarcie przeżywaną wiarę chrześcijańską”, ”miał hart i serce Apostoła Pawła, a zarazem delikatny i wrażliwy, aż do łez, niestrudzony i odważny, aż do śmiałości, wytrwały i dynamiczny, aż do heroizmu”.

Świętość Ks. Orione wzbudziła i nadal rodzi podziw i pobożność wśród wiernych, wolę naśladowania i pójścia za nim wśród uczniów. Pozostaje bowiem żywy jego charyzmat, nieustanny i uniwersalny dar dla Kościoła, „przekazany uczniom, aby nim żyli, strzegli go, pogłębiali i stale rozwijali w zgodzie z Kościołem” (MR 11). Dzięki światłu tego charyzmatu zaistnieli wspaniali naśladowcy Ks. Orione; niektórzy z nich stali się wzorami dla drugich, inni pozostawili głębokie ślady w życiu Kościoła i społeczeństwa, a jeszcze inni - choć mniej znani - „oddali swe życie w radosnej całopalnej ofierze miłości dla Chrystusa i dla dusz” (Ks. Orione). Oni to właśnie stanowią „Konstelację Orione”.

Dzieło Ks. Orione - istniejące dziś w około 30 krajach świata - obejmuje Zgromadzenia zakonne Synów Boskiej Opatrzności, Małych Sióstr Misjonarek Miłosierdzia, Instytut Świecki i szeroki Ruch Laikatu, dzieło, które promieniuje w świecie, przede wszystkim wśród najuboższych

 

LUIGI ORIONE, Priester, Ordensgründer, Seliger

Otto Wahl

Bibliografisch – Bibliografisches Kirchenlexikon, VI (1993), 1272-1274


* 23.6. 1872 in Pontecurone (Alessandria), + 12.3. 1940 in San Remo (Imperia),seliggesprochen am 26.10. 1980, Grab im Marienheiligtum Madonna della Guardia zu Tortona (Alessandria).

- Nach Ausbildung bei den Franziskanern in Voghera und Gymnasialstudien bei Don Bosco in Turin trat O. ins Priesterseminar von Toronto ein, wo er am 13.4. 1895 zum Priester geweiht wurde. Noch als Theologiestudent, gründete er 1892 ein kirchliches Jugendzentrum und 1893 ein Heim für mittellose Schüler. Daraus entwickelte sich sein caritativ-soziales Werk Opera della Divina Provvidenza (Werk der göttlichen Vorsehung), das getragen ist von den zwei durch O. gegründeten Ordensfamilien, durch die Figli della Divina Provvidenza (Söhne der göttlichen Vorsehung) und durch deren weiblichen Zweig, die Piccole Suore della Carità (Kleine Missionsschwestern von der Liebe).

Pius X. wies Don O. in Rom Seelsorgsstellen zu und bestellte ihn für die Jahre 1909-1912 zum Generalvikar der Erzdiözese Messina. Noch zu seinen Lebzeiten breitete sich sein Werk über Europa (Polen 1924), Südamerika (Brasilien 1913) und Nordamerika (USA 1934) aus. Sein Werk wird bis heute unterstützt von den Ehemaligen seiner Schulen, als Laienorganisation 1934 gegründet, desgleichen von den Amici di Don O. (Freunde von Don O.), wozu später noch die Volontari e Volantarie di Don O. (Freiwillige von Don O.) kommen. Die von O. gegründeten Ordensfamilien mit den genannten Gruppierungen arbeiten heute in fast allen Ländern der Erde als Helfer der Alten, Kranken und Notleidenden, besonders unter der Jugend.
Der Einsatz von O. bewährte sich vor allem in seinen Hilfsmaßnahmen zugunsten der Waisen nach den verheerenden Erdbeben von Messina 1908 und Marsica 1915, desgleichen zugunsten der zahlreichen Kriegswaisen von 1915-1918. O. verstand sich dabei überall als Verkünder des Evangeliums, auch gegenüber Kirchenfernen und im Auftrag der Päpste auch gegenüber den im Modernismusstreit ausgeschiedenen Priestern.

Seine praktisch ausgerichtete Spiritualität orientierte sich am »Ora et labora« des Benedikt von Nursia, an der Kreuzesliebe des Franz von Assisi, an der Schwerstkrankenfürsorge des Josef Benedikt Cottolengo sowie an der apostolischen Arbeit unter der Jugend und in den Missionen seines Lehrers Don Bosco.
In all seinen caritativen und apostolischen Aktivitäten ging es ihm um die Ehre Gottes und das Heil der Menschen. Dabei ließ er sich mehr von Intuition als von Reflexion bestimmen, wie es auch in seinen für die pastorale Praxis bestimmten Schriften zeigen. Durch vorbildliche Armut und strenge. Buße als Verkünder des Wortes Gottes beglaubigt, lagen ihm besonders die Marienverehrung und die Treue zum Papst am Herzen. Er solidarisierte sich auch mit den Nöten der Arbeiter, z.B. anläßlich eines Streiks in Lomellina, und pflegte auch zu Andersdenkenden, z. B. zum jungen Ignazio Silone, gute Kontakte.

Im Todesjahr von Don O. zählten seine beiden Kongregationen 820 Mitglieder, darunter 220 Priester, diein mehr als hundert Werken seinen Dienst an Armen und Kranken und an jungen Menschen weiterführten und es heute noch weltweit tun.

Die Grundgedanken seines Wirkens finden sich in Briefen und in von ihm gegründeten Zeitschriften: La Scintilla 1895, L'opera della Divina Provvidenza 1898-1920, La Piccola Opera della Divina Provvidenza 1920-1940, La Madonna 1904 f., La Madonna della Guardia di Tortona 1918- 1922 und 1926-1940 (heute »Don Orione«).

Werke: Lettere di Don O., 1937 (1980; 2 Bd.); Lettere scelte del sacerdote Luigi O., 1947; Pensieri di Don O., 1955; Don O. alle Piccole Suore Missionarie della Carità, 1962 (19792); La parola del Padre, 1966; In cammino con Don O., Lettere scelte, 1969 (1972); La scelta dei più poveri, 1979; Le più belle pagine di Don O., 1990.
Lit.: F. Berra, Don O. e la sua opera, 1937; - Don Luigi O., Fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza, 1940; - F. Olgiati, Don O., un apostolo della carità, in: Vita e pensiero 18, 1940, 147-155; - A. Vaccari, Un apostolo della carità, in: CivCatt 91, 1940, t.3, 90-104; - Domenico Sparpaglione, Don O., 1941 (19808); - Lo spirito di Don O., 1941 (19672); - Douglas Hyde, God's Bandit, London 1952 (ital. 1957; franz. 1958; dt. Der Räuberhauptmann Gottes, 1959; poln. 1980); - Johannes G. Gerhartz, Guardia giurata. Don O. und sein Werk, AnGreg 153; 1966; - Don O. nella luce di Maria, 4 Bd., 1969; - G. Barra, Don O., 1970; - Giorgio Papßsogli, Vita di Don O., 1971 (1975); - Ignazio Terzi, Spiritualità di Don O., in: Rivista di Ascetica e Mistica 23, 1972, 205-213; - Ders., La spiritualità del beato Luigi O. nella luce del rinnovamento post-conciliare, in: Vita consecrata 17, 1981, 283-297; -Per un cammino sicuro e fecondo con Don O., 1973; - Stephen Clissold, Some Call it Providence. Don O. and the Little Work of Divine Providence, London 1980; - Alessandro Pronzato, Don O., il folle di Dio, 1980; - Domenico Mondrone, Don Luigi O. Divagazioni tra agiografi e pagine sparse, in: CivCatt 132, 1981, t.1, 138-151; - The Restless Apostle. From the Writings of Don O., London 1981; - Andrea Gemma, Don O., un cuore senza confini, 1989; - LThK2 VII, 1236; - BS IX, 1234-1237; - Dizionario degli Istituti di Perfezione III, 1192; VI, 825-828; 1579-1581; 1641 f.; - DSp XI, 962-964.

 

O SUTĂ DE ANI ALĂTURI DE CEI MAI SĂRACI
 

În acest an, întreaga familie orionină, împreună cu mulţi prieteni devotaţi fericitului Luigi Orione aflaţi în toată lumea celebrează o sută de ani de la aprobarea canonică a Congregaţiei. Mica Operă a Divinei Providenţe (Orioninii), înfiinţată de pr. Luigi Orione (1872-1940), este astăzi prezentă în mai mult de treizeci de naţiuni printre care şi România cu trei centre: un seminar, un liceu, două oratorii şi peste două sute de scautişti la Oradea, un azil care găzduieşte 22 de bătrâne şi 18 fete orfane, o biserică şi un nou azil în construcţie la Bucureşti, unde sunt prezente şi surorile aceleiaşi congregaţii, un seminar care va avea de curând un nou sediu şi în cadrul căruia se află o capelă semi-publică precum şi spaţii adecvate unei activităţi de oratoriu şi diferite întâlniri sau conferinţe la Iaşi.

La 21 martie 1903, episcopul de Tortona (oraş în nord-vestul Italiei) Igino Bandi semna decretul prin care erau recunoscute carisma şi instituţia ce Divina Providenţă voia să le transmită Bisericii prin intermediul părintelui Orione. El a fost fondator la douăzeci şi unu de ani, în 1883, încă seminarist, întemeind primul colegiu la Tortona din iniţiativă proprie şi cu un stil propriu. Părintele Orione a fost hirotonit preot la 13 aprilie 1895 şi împreună cu el au primit haina clericală şi primii săi tineri discipoli. Aşa începe istoria Fiilor Divinei Providenţe. Congreaţia s-a răspândit destul de repede în Italia şi în afară. Tot în primii ani, pe lângă preoţi a înfiinţat şi ramura eremiţilor şi a călugărilor ajutători.

Fiind nevoie de a prezenta scopul şi programul de viaţă al congregaţiei, ceea ce astăzi se cheamă carisma, parintele Luigi Orione elaborează un meditat şi important document în data de 11 februarie 1903 – sărbătoarea apariţiei de la Lourdes – ce conţine principiile de bază ale congregaţiei sale. Aceasta este ramura masculină care a fost prima aprobată canonic. Ulterior, în 1915, părintele Orione a început activitatea congregaţiei feminine „Micile Surori Misionare ale Carităţii”. În anii următori, fericitul Luigi Orione a înfiinţat o ramură de surori oarbe numită „Surorile Oarbe Adoratoare ale Preasfântului Sacrament” căreia i-a urmat cea a surorilor de clauzură - „Surorile Contemplative ale lui Isus Răstignit”.

Astăzi fac parte integrantă a Micii Opere a Divinei Providenţe şi Institutul Secular Orionin, la fel ca diverse asociaţii laicale coordonate de „Mişcarea laicală orionină”.
Toate aceste realităţi orionine lucrează astăzi pentru «a ieşi în întâmpinarea necesităţilor celor mai săraci, mai marginalizaţi, mai mici», pentru că acesta este spiritul tipic şi metoda de acţiune pastorală transmise de părintele Orione: «Caritatea deschide ochii faţă de credinţă», «avem nevoie de opere de caritate; acestea sunt cea mai bună apologie a credinţei catolice». Chiar carisma congregaţiei este aceea de a colabora pentru a-i duce pe cei mici, pe cei săraci şi întregul popor spre Biserică, spre Papa, pentru „instaurare omnia in Cristo” prin cele mai diferite acţiuni caritative, cum ar fi case pentru persoane cu handicap, şcoli, misiuni, tineri cu probleme deosebite, orfani, aziluri pentru bătrâni, parohii.

La moartea sa, în 12 martie 1940, părintele Luigi Orione a fost numit de către papa Pius al XII-lea drept „părintele săracilor şi binefăcătorul umanităţii suferinde şi abandonate” iar la canonizarea lui ca şi „fericit” papa Ioan Paul al II-lea a spus despre el că avea „temperamentul şi caritatea sfântului Paul”. În alte ocazii a fost numit ca şi „preotul care aleargă”, pentru că alerga şi se dăruia oriunde cineva ar fi avut nevoie de el. Toţi voiau să-l asculte, să-i vorbească, să-l vadă şi să-i ceară ajutor. Orfani, săraci, bătrâni, bolnavi, buni, răi... toţi găseau un loc şi un zâmbet când băteau la uşa uneia dintre casele lui don Orione.
El a murit atunci, dar Congregaţia continuă misiunea marelui său fondator acolo unde este nevoie de a face binele.

 

În acelaşi spirit sărbătoresc, cu gândul la Paştele ce se apropie şi la învierea dobândită de fiecare dintre noi prin trăirea lui, întreaga comunitate a Seminarului „Don Orione” din Iaşi vă urează un «Paşte fericit ! ». Cristos a înviat!

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