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Messaggi Don Orione
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Don Orione lo ha definito "primo inno dei Figli della Divina Provvidenza".


Siamo alla chiusura del Mese di maggio, mese mariano. Esprimiamo la nostra confidenza nella Madonna con questo canto, definito da Don Orione "primo inno dei Figli della Divina Provvidenza".
Solchiamo il mare infido, fu canto popolare particolarmente caro a don Giovanni Bosco. Il testo è sospeso tra l’incertezza spaventosa del “mare infido” e del “mondo traditore” e l’abbandono fiducioso nelle mani di Maria, guida “pietosa e bella”.

Solchiamo un mare infido
di un mondo traditore
al sospirato Lido
chi mai ci condurrà?

Maria pietosa e bella,
del mar lucente stella,
Maria speranza nostra,
guida di noi sarà.

Don Orione apprese e cantò innumerevoli volte questo canto nei tre anni che passò a Valdocco (1886-1889), vivente Don Bosco.
Quando aprì il suo primo collegetto a San Bernardino di Tortona, in condizioni di estrema precarietà e solo confidando nella Divina Provvidenza, gli fu spontaneo insegnare ai suoi ragazzi la lode della fiducia nella Madre della Divina Provvidenza “Solchiamo un mare infido”. Per questo, poi, durante la sua vita, più volte Don Orione ricordava che questo canto fu "il primo inno dei Figli della Divina Provvidenza".
Nella lettura breve delle lodi della festa liturgica di San Luigi Orione, si legge: "c'è chi implora un legno più fragile della barca che lo porta. Ma la tua provvidenza, o Padre, la guida perché tu hai predisposto una strada anche nel mare, un sentiero sicuro anche fra le onde" (Sap 14, 1-4). Questo è il significato spirituale del canto.
Alla mente, viene anche il quadro della pittrice Ida Marcora Grolla che rappresentò Don Orione al timone della barca della Piccola Opera della Divina Provvidenza solcando un mare tumultuoso. Fuori di simbologia, Don Orione assicurava che la Madonna era intervenuta anche in modi non ordinari in aiuto della Congregazione: “Lo ritengo per dei fatti straordinari avvenuti agli inizi della Piccola Opera e nel corso di questi anni. Molte volte la Madonna intervenne direttamente a confortarci, venne visibilmente a salvare questa piccola nave...”.

Don Orione alla Festa della Guardia del 1931, disse: "E' il primo inno a Maria Santissima che hanno cantato i primi alunni raccolti a San Bernardino: Solchiamo un mare infido… Tutti i Figli della Divina Provvidenza, dai primi sino a voi, cantarono, e cantino sempre, il primo inno e che tutta la vita vostra sia un cantico di gloria e di benedizione a Dio e alla Santa Madre di Dio Maria Santissima".
"Come si desidera la terra quando si è nel mare! Come si desidera il lido: Al sospirato lido chi mai ci condurrà? Chi ci condurrà al porto dell’eternità, alla terra promessa, alla celeste Gerusalemme? Maria! Maria, la stella maris, la stella che guida il navigante. Il navigante è portato dal legno; la nave è guidata dalla stella. Noi, naviganti in questo mare del mondo, siamo portati dal legno della Croce di Gesù e guidati dalla luce che è Maria, che ci è stata data per conforto e per salvezza".

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