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Messaggi Don Orione
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Non temiamo mai di essere esagerati nella misericordia.
Esagerato è stato Dio, innanzitutto, che ha mandato il proprio Figlio che assunse il nostro corpo di peccato per rimettere i nostri peccati.
Esagerato è stato San Paolo nel dire “Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli”.
Il santo Curato d’Ars diceva “vorrei mettermi con un confessionale alle porte dell’inferno e sono sicuro che presto resterebbe vuoto, perché tutti, sapendo di questa possibilità, verrebbero ad attingere alla misericordia di Dio”.
Don Orione, poi, voleva mettersi non solo “alle porte” ma “sulla bocca” dell’inferno: “Ponimi, o Signore, sulla bocca dell’inferno perché io, per la misericordia tua, la chiuda. Che il mio segreto martirio per la salvezza delle anime, di tutte le anime, sia il mio paradiso”. E raccomandava di “Abbracciare tutti, abbracciare sempre. Abbracciare tutti, eccetto il diavolo e, se si potesse, anche quello. Abbracciare tutti eccetto l’errore manifesto; gli erranti non solo accoglierli, ma correrci dietro”. Dunque, misericordiosi come è misericordioso il Padre nostro, “misericordes sicut Pater”.
Incamminiamoci sicuri su questa via che ci rende figli di Dio.

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